venerdì 7 maggio 2010

GOOGLE READER

GOOGLE READER

Google Reader è un Web-based aggregatore , in grado di leggere Atom eRSS feeds  online o offline.  È stato rilasciato da Google su 7 ottobre 2005 tramite Goggle Labs .  Reader è laureato beta di stato il 17 settembre 2007. 
  
FUNZIONALITA': Interfaccia

 Le revisioni importanti per l'interfaccia del lettore sono stati effettuati il 28 settembre 2006.  In un'intervista con Robert Scoble , product manager Nick Baum ha dichiarato che la riprogettazione è un movimento verso l'aggregazione di notizie facendo qualcosa per il grande pubblico di godere.  Kevin Fox, il progettista della nuova Google Reader, ha notato che la versione originale è stato ottimale per chi vuole leggere un "fiume" delle notizie. La nuova versione ha tenuto conto che la maggior parte dei lettori segmento loro lettura da parte di mangimi, di gruppo, tag, una cartella o in "deve leggere" e "forse se ottengo su di essa" si nutre. 
  Ecco alcune delle caratteristiche che sono ora inclusi in Google Reader:
  •   Una prima pagina che permette di vedere i nuovi elementi a colpo d'occhio
  •   Importazione ed esportazione liste di sottoscrizione come OPML file
  • Tasti di scelta rapida per le funzioni principali
  •   Scelta tra visualizzazione elenco o vista espansa per la visualizzazione di prodotto (che mostra solo il titolo o storia o con una descrizione, rispettivamente)
  • Marcatura automatica di elementi come letti come sono scorse passato (vista espansa solo)
  •   Cerca in tutti i feed, in tutti gli aggiornamenti da abbonamenti 

Organizzazione

  Gli utenti possono abbonarsi ai feed utilizzando la funzione di ricerca o Google Reader, o inserendo l'URL esatto del feed RSS o Atom.  Nuovi posti da quelle feed sono quindi visualizzati sul lato sinistro dello schermo. Si può quindi ordinare l'elenco per data o per rilevanza.  Gli elementi possono anche essere organizzate con le etichette, oltre ad essere in grado di creare "elementi speciali" per un facile accesso.

Condivisione

  Articoli in Google Reader può essere condiviso con altri utenti del web.  In precedenza, questo è stato fatto con l'invio di un link tramite posta elettronica, indirizzando l'utente alla voce condivisa, oppure creando una pagina web di base che include tutti gli elementi condivisi dal conto di un utente. Nel dicembre 2007, Google ha cambiato la politica di condivisione in modo che gli elementi che l'utente contrassegnato come condivisi sono stati automaticamente visibile a loro di Google Talk contatti. Gli utenti criticato questo cambiamento perché non c'è modo di non aderire.  L'URL per un utente Pagina di elementi condivisi contiene una stringa casuale, e Google inizialmente pubblicizzato questo come un modo per limitare la condivisione solo a quelle persone a cui dare l'indirizzo.

venerdì 30 aprile 2010

VACANZE A LONDRA

HOTEL LONDON GUARDS

L'hotel London Guards è una bellissima residenza cittadina, dotata di un bar ben fornito e di un ristorante. L'hotel gode di una posizione ideale, a soli due minuti a piedi dai maestosi giardini e fontane di Hyde Park.

L'hotel fornisce un alto livello di comfort e un eccellente servizio, facendovi sentire come a casa vostra.

La struttura è stata trasformata da residenza in puro Georgian style in un hotel di 40 camere, mantenendo però lo stesso charme e lasciando, in alcune stanze, alti soffitti a cornice e decorazioni d'epoca. Costo 621 €

 Posizione Hotel London Guards



La sua posizione ideale permette un facile accesso al centro di Londra ed ai più importanti aeroporti che servono la capitale. I luoghi più conosciuti che si trovano nei pressi dell'hotel sono: Marble Arch, Bond Street, Oxford Circus, Piccadilly Circus, Harrods, Buckingham Palace, Big Ben, Trafalgar Square, Madame Tussaud's, Notting Hill, Kensington Gardens, Portobello Market e West End.



ORARI AEREI:

ANDATAgio, 1 lug 2010
Verona (Brescia Mo...) 15:05 Londra (Stansted) Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord 16:15 Ryanair Turistica 0 scalo
RITORNOmer, 14 lug 2010
Londra (Stansted) 11:40 Verona (Brescia Mo...)



 
Italia 14:40 Ryanair Turistica 0 scalo




Alcune immagini dell'Hotel

lunedì 19 aprile 2010

Lo scudetto del Verona raccontata da una voce MOLTO importante.

Non è vero che i sogni non si avverano mai.
I nostri si avverarono improvvisamente, uno ad uno, nel corso del campionato 1984-85.
A rievocarne oggi le tappe, vien da chiedersi se davvero le abbiamo vissute, o non si tratti solo di un dolce ricordo un po' sfumato, come certi episodi della fanciullezza che si rievocano regolarmente in famiglia a Natale, con l'aggiunta ogni anno di particolari nuovi, e ormai non si sa più se sono accaduti realmente o se ce li siamo costruiti nella mente da noi, anno dopo anno, ripescando sensazioni lontane.

Ma sugli almanacchi del calcio tutto risulta scritto ben chiaro, quindi dev'essere accaduto davvero.
Dei gol e delle azioni più belle restano immagini televisive e fotografie.
Le sensazioni che provammo riaffiorano tuttoggi restituendoci il gioioso stupore di allora: e le abbiamo provate davvero.
Una città intera vibrava dello stesso entusiasmo, e ovunque se ne coglievano i segni con sempre maggiore evidenza.

Alla Scuola Media dove insegnavo quell'anno, i ragazzi portavano in classe i poster gialloblù insieme ai testi di italiano e agli album da disegna. Le pareti della mia aula ne furono completamente tappezzate. Vi si ammiravano nell'ordine: l'Italia fisica, Garella, Ferroni, l'Italia politica, Marangon, Tricella, Fontolan, il corpo umano, Briegel, Fanna, l'Italia dopo il 1848, Volpati, Galderisi, l'Europa fisica, Di Gennaro, Elkjaer, l'universo e i suoi pianeti. Dietro la lavagna facevano distintamente capolino le gigantografie delle riserve: Bruni, Spuri, Turchetta, Donà. Quando entrava il Preside, ossservava compiaciuto il singolare arredamento: non era forse, la sua, una scuola "pilota"?
Le abbiamo vissute davvero, quelle festose trasferte.

Decine e decine di pullman seguivano ovunque la squadra, sventolando le sciarpe dai finestrini e scambiando complici botti di clacson con le mille auto targate VR che li affiancavano nella corsa. Una volta a destinazione, già qualche ora prima della partita essi si disponevano in cerchio nei piazzali adiacenti allo stadio di turno, creando festosi accampamenti e facendo apparire dal nulla colorati bivacchi. Dai portelloni dei pullman uscivano come per incanto marmitte, pentoloni, lunghe tavolate sostenute da agili cavalletti, e poi damigiane, fiaschi, salami, sacchi di pane. Cuochi improvvisati dal cappellino gialloblù si immergevano ridenti nel fumo delle pentole, mescolavano di gran lena entusiasmanti risotti al tastasal, affettavano soffici mortadelle, affondavano rosei cotechini in bollenti ondate di pearà, versavano corposi vini rossi in bicchieri rapidamente "fusilà".
La comune fede sportiva regalava domenicalmente anche il calore della festa, la gioia di aspettare e poi soffrire e poi magari esultare tutti insieme.

E c'eravamo davvero, a Bergamo.
Bastava un pareggio per veder finalmente realizzato il sogno di tutti. Pioveva a dirotto.
Da Verona parti una sorta di esodo, con una fila interminabile di pullman e auto cariche di speranze e trepidazione febbrile.
In Piazza Brà migliaia di ombrelli nascondevano tanti cuori in ansia sotto il balcone di Radio Adige. L'Atalanta andò in vantaggio sul finire del primo tempo. All'inizio della ripresa, in mischia, pareggiò Elkjaer, subito sommerso dagli abbracci dei compagni.
Il cuore prese a battere più forte.

Aspettavamo il novantesimo in un clima rarefatto e un po' irreale, ma felicità e commozione già covavano dentro noi tutti, e ne avvertivamo il caldo tepore farsi largo tra brividi sottili.
Poi ci fu il fischio finale. "Campioni campioni campioni campioni..." gridai mille volte al microfono. Baci, abbracci, lacrime, stupore attonito, felice smarrimento, voglia matta di fermare l'attimo fuggente si mescolarono d'incanto in tifosi e giocatori, insieme a Bergamo e Verona, dove i mille e mille ombrelli si levarono al cielo rivelando sciarpe e bandiere.

Non era un sogno.
E c'eravamo davvero tutti anche la domenica successiva, in Brà, dopo l'ultima di campionato. Io partecipavo allo spettacolo in attesa di presentare uno ad uno i campioni che sarebbero arrivati a conclusione della serata. Li aspettammo cantando gli inni gialloblù e "Palasseto tu mi fai morir".
Arrivarono i giocatori e dalla piazza si levò un assordante indimenticabile urlo di gioia.
Tricella fece spettacolo imitando Jerry Lewis, Galderisi cantò la sua canzone, Briegel intonò un coro tedesco di birraioli e l'allenatore in seconda Lonardi dedicò a Preben "Splendida Copenhagen".
Poi, come interpretando il desiderio della folla, chiesi a Bagnoli di regalarci la grazia di un aperto sorriso. Egli rise di gusto e urlò nel microfono: "Siamo campioni!".
I giocatori lo ripresero in braccio, e la città esplose nel suo grido più alto. 
Roberto Puliero.













Visualizzazione ingrandita della mappa
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sabato 17 ottobre 2009

Tragedia sfiorata alla stazione di Melbourne in Australia. Un passegino cade sui binari mentre passa il convoglio e il bimbo si salva

Poteva finire in tragedia. Alla stazione ferroviaria di Melbourne in Australia un bambino di sei mesi è scampato a una morte orribile dopo essere stato travolto da un treno. Tutta la scena è stata ripresa da una telecamera di sorveglianza. Una madre con il suo bimbo in carrozzina stava aspettando l'arrivo di un convoglio quando il passeggino ad un tratto le scappa di mano e cade sui i binari nonostante un tentativo di riprenderlo al volo. Tutta la scena si svolge proprio mentre sta giungendo il treno.Purtroppo non c'è niente da fare e alla madre rimane solo il dolore e la consapevolezza di una vera tragedia: vedere il proprio figlio travolto sotto i suoi occhi. Il piccolo viene trascinato per una trentina di metri ma ne esce miracolosamente indenne. E quando è arrivata l'ambulanza il bimbo era già confortato e consolato nelle braccia di sua mamma.

Una volta lessi un libro che si intitolava: "NULLA SUCCEDE PER CASO" di uno psicoterapeuta americano. Le possibilta che quel bambino sopravvivesse erano pressoche nulle.
Nulla succede per caso. Quel bambino era destino che vivesse.


lunedì 12 ottobre 2009

casa

Questa è casa mia


Visualizza Casa mia in una mappa di dimensioni maggiori

venerdì 2 ottobre 2009

Ligabue


Luciano Ligabue nasce a Correggio il 13 marzo 1960.Il suo primo gruppo fu gli "Orazero". Corre l'anno 1987 quando Pierangelo Bertoli decide di pubblicare nel suo album "Sogni di rock and roll", una canzone scritta da Ligabue. Nel luglio dello stesso anno Luciano ottiene con il gruppo la vittoria al concorso "Terremoto rock". Questi due traguardi consentono al cantante emiliano e agli Orazero di incidere un 45 giri (ormai praticamente introvabile), contenente le canzoni "Anime in plexiglass" e "Bar Mario". Il 1988 si chiude con la partecipazione fra i finalisti del "Primo Concorso Nazionale per Gruppi di Base" grazie al quale un'altra canzone, "El Gringo", viene pubblicata sulla compilation del concorso.  Con il pezzo forte dell'album, "Balliamo sul mondo", vince il premio più importante della sua fin qui breve carriera, il "Festivalbar Giovani". Dopo questa esperienza, parte con una serie di oltre 250 concerti in tutta Italia.
Durante questo periodo compone le canzoni per i due album successivi: "Lambrusco, coltelli, rose & popcorn" e "Sopravvissuti e sopravviventi". I due dischi consentono al cantante di mettere in luce le sue qualità a 360 gradi, anche se pubblico e critica ancora faticano a riconoscerlo come un rocker di primo piano del panorama musicale.
Abbandona i "ClanDestino" e cambia la formazione della band. Prepara dunque l'album "Buon compleanno, Elvis", che segna il suo definitivo successo. Basta dare un'occhiata alle cifre per confermare queste affermazioni: oltre un milione di dischi venduti, oltre 70 settimane di permanenza nella classifica degli album più venduti ed il premio Tenco per la miglior canzone dell'anno ("Certe notti"). Il tour successivo all'uscita dell'album conferma il successo, con decine di concerti nella penisola, tutti esauriti.
 All'uscita dell'album si affianca anche l'uscita del suo primo libro, "Fuori e dentro il borgo", ritratto del sottobosco bolognese con le sue storie e i suoi straordinari personaggi. Il libro, com'era prevedibile, è un successo; non solo di pubblico ma anche di critica.
Queste gratificazioni parrebbero ricondurre "il Liga" sulla via della musica, invece decide di rimettersi nuovamente in discussione, scegliendo di scrivere la sceneggiatura di un film la cui trama riprende alcune delle vicende raccontate nel suo libro. Nasce così "Radio Freccia" (1998, con Stefano Accorsi e Francesco Guccini), presentato per la prima volta a Settembre al Festival del Cinema di Venezia dove, iscritto fuori concorso, raccoglie numerosi consensi. Il film ottiene in totale tre Nastri d'Argento (Miglior regista esordiente, miglior colonna sonora, miglior canzone) e due David di Donatello (Miglior regista esordiente e miglior colonna sonora), oltre che a rastrellare miliardi di lire al botteghino.
A quella del film si accompagna anche l'uscita della colonna sonora, contenente alcuni classici degli anni '70 e musiche composte appositamente da lui per la pellicola. Uno di questi brani, "Ho perso le parole", consente a Ligabue di vincere il Premio Italiano della Musica nella categoria "Miglior canzone del 1998".
Il nuovo lavoro discografico "Miss Mondo" esce il 17 settembre 1999 e conquista subito le vette delle classifiche di vendita. Il 22 ottobre parte il "MissMondoTour", una serie concerti (diventati quasi 40 dai 25 previsti inizialmente per la forte richiesta da parte del pubblico) con i quali il rocker di Correggio porta il suo disco in giro per i Palasport di tutta Italia.
Nel 2002 è la volta dell'ennesimo successo con il disco "Fuori come va?", seguito dal tour, e da un DVD.
Nel 2004 scrive un nuovo libro, un romanzo: La neve se ne frega.
Dopo tre anni lontano dagli studi di registrazione, nel mese di settembre 2005 esce l'attesissimo "Nome e cognome", preceduto da un concerto evento (Campovolo di Reggio Emilia, 10 settembre 2005), durante il quale Ligabue si alterna su quattro palchi diversi, uno principale, uno per un'ebisizione acustica solista, uno per una performance in coppia con il violinista Mauro Pagani e uno per esibirsi con la ex band dei "ClanDestino".